Oltre che start up e Pmi innovative, anche le Pmi possono raccogliere fondi attraverso internet (crowdfunding): l’imprenditore reperisce le risorse di cui necessita frazionando l’investimento in tante piccole quote che possono essere acquistate anche da piccoli investitori non professionali attraverso il web.
È quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2017 (legge 232/2016), che modifica il testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo n. 58/1998).
L'Equity based è la tipologia di crowdfunding possibile, l'unica ad essere espressamente disciplinata in Italia: si ricorre al capitale di rischio.
A fronte della somma erogata, l’investitore acquisisce una partecipazione al capitale sociale dell’impresa del percipiente, divenendo un socio in grado di esercitare i diritti amministrativi e patrimoniali relativi.
Dal lato fiscale, la normativa di riferimento è quella prevista generalmente per le quote/azioni.
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