Corte costituzionale. Relazione sulla giurisprudenza del 2017

Pubblicato il 23 febbraio 2018

Si è tenuta il 22 febbraio 2018 la riunione straordinaria presso la Consulta durante la quale il presidente della Corte, Paolo Grossi, ha dato lettura della relazione sulla giurisprudenza costituzionale del 2017.

Con la relazione, letta alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle massime cariche dello Stato, sono stati illustrati i dati relativi alle pronunce emesse nel corso dello scorso anno ed è stata fatta un’analisi delle questioni complessivamente rimesse alla Corte.

Queste – è stato evidenziato – nella prevalenza hanno riguardato materie attribuibili al diritto amministrativo, concernendo, in particolare, il tema del coinvolgimento di Regioni e Province autonome nella determinazione di misure finanziarie.

Dati relativi a giudizi definiti, pendenti e nuovi

Per quanto riguarda i numeri, è stato precisato che nel 2017 sono stati definiti ben 482 giudizi, tra i quali 158 hanno riguardato giudizi in via incidentale. 53 sono state le pronunce assunte su giudizi riuniti.

A seguire, il presidente Grossi ha evidenziato una diminuzione delle pendenze nel corso del precedente anno: i giudizi pendenti sono passati dai 550 del 1° gennaio 2017 ai 376 del 31 dicembre 2017, con un consistente abbattimento soprattutto delle giacenze relative ai giudizi incidentali e un decremento meno significativo delle pendenze dei giudizi in via principale, mentre risultano invariate le pendenze relative agli altri tipi di giudizio.

La relazione indica poi i dati dei giudizi instaurati nel 2017, che sono scesi rispetto al numero dei giudizi del precedente anno. In un decennio, la riduzione appare particolarmente significativa posti i 950 giudizi promossi nel 2007 rispetto agli attuali 308.

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