È terminata la mini proroga. I contribuenti con ricavi o compensi superiori a 2 milioni di euro devono effettuare - il 20 marzo 2020 - i versamenti di Iva, ritenute e contributi con il modello F24, nei confronti delle Pa.
Ma ci sono delle eccezioni.
Alcuni contribuenti con ricavi o compensi superiori a 2 milioni di euro fruiscono della proroga lunga.
Inoltre, le proroghe lunghe non esonerano totalmente dai versamenti fiscali del 20 marzo: sono differiti solo i versamenti dell’Iva, delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati.
Per dissipare i dubbi circa i versamenti sospesi e quelli da effettuare entro oggi, l’Agenzia ha predisposto e diffuso un vademecum.
Facilita la collocazione del contribuente tra gli interessati dalla sospensione dei versamenti e/o dai crediti d’imposta o ancora dai premi, con indicazione di tempistiche, riprese e altro.
Nella guida, a schede, le misure del decreto Cura Italia (Dl 18/2020) dall'articolo 61 all'articolo 71.
Tra gli esclusi del pagamento Iva, perché fruiscono della sospensione:
Sono da versare le ritenute su redditi di lavoro autonomo e altri redditi e su provvigioni da parte di contribuenti con domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nelle Province di Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza, che non ricadono nelle esclusioni collegate all’attività svolta, all’ammontare di ricavi o compensi e territoriali.
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