Convegno dei Commercialisti a Rimini, Casero annuncia un tavolo

Pubblicato il 07 maggio 2015 Nel solco dei principi della delega fiscale, che prevedono tra l’altro la riduzione dei costi degli obblighi tributari, dobbiamo arrivare a tagliare questi oneri di almeno il 30%. Ma attenzione, senza abbassare la guardia nella lotta alle grandi frodi e all’evasione fiscale”: è il viceministro Luigi Casero a dichiararlo durante il convegno nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili al Palacongressi di Rimini (6/7 maggio 2015).

Dunque, sarà presto organizzato un tavolo di lavoro che vedrà i tecnici del ministero e delle Entrate, i rappresentanti delle imprese, degli artigiani e commercianti, dei professionisti impegnati a sbrogliare la matassa delle “complicazioni” attuali del Fisco, per arrivare “a proporre già per il prossimo mese di ottobre una riduzione dei costi da adempimento del 30%”.

Il compito è quello di trovare un'intesa per la riscrittura del calendario delle scadenze fiscali, con la riduzione del numero degli appuntamenti nel corso dell’anno e con la concentrazione ragionata delle scadenze, ossia in un periodo ben definito dell’anno senza prevedere un imbuto delle stesse con la scadenza unica per tutto.

La direttrice delle Entrate, Rossella Orlandi, nel suo intervento al Convegno annuncia che, a breve, verranno diffusi i numeri soddisfacenti della rivoluzione 730 precompilato, “che richiede anche un tempo di adeguamento” congruo rispetto alla portata dell'innovazione.

Dal lato dei commercialisti, il presidente del Consiglio nazionale, Gerardo Longobardi, ha sintetizzato: “Preoccupa il ritardo con cui sta procedendo e anche il fatto che il pezzo forte delle semplificazioni sia rappresentato dal 730 precompilato”. Sul problema delle sanzioni, spada di Damocle sui professionisti e i Caf in caso di errore, chiosa: “se le cose andranno avanti così, potrà essere risolto solo con un incidente costituzionale”.

Longobardi, poi, si è soffermato sul punto fondamentale dell’abuso del diritto, decisivo nel ridare slancio all’economia favorendo l’insediamento di nuove imprese anche estere, sottolineando che è apprezzabile il fatto che sia sempre necessario il contraddittorio preventivo con il contribuente, che l'accertamento sia accompagnato da una motivazione rafforzata e che sussista il divieto della rilevabilità d’ufficio dell’abuso da parte del giudice tributario.

Tuttavia, è improrogabile la revisione del sistema sanzionatorio. È essenziale la non rilevanza penale degli omessi versamenti delle ritenute, già sanzionati amministrativamente, e il trattamento meno gravoso delle violazioni di natura interpretativa.
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