A guidare il piano di vigilanza dell’Inps sarà la selettività dei controlli che terranno conto del contesto economico di crisi senza logiche puramente formali e burocratiche. Questo spirito emerge dalla circolare 27 diffusa ieri dall’Istituto di previdenza. Controlli mirati, dunque, con lo sguardo rivolto soprattutto verso le realtà economiche gestite da minoranze etniche, o che impiegano lavoratori delle citate minoranze, verso il settore agricolo in cui si usano spesso i contratti di lavoro fittizi per il trasferimento alle organizzazioni mafiose del denaro pubblico (indennità sociali non dovute), verso il settore edile che utilizza i contratti in part-time e verso titolari di partita Iva senza versamenti contributivi. Attraverso la sinergia con l’agenzia delle Entrate l’Inps conta di raddoppiare rispetto allo scorso anno i controlli e raggiungere quota 300mila.
Il ruolo importante dei consulenti del lavoro nella lotta al sommerso è sottolineato dalla presidente del Consiglio nazionale, Marina Calderone, che mette in risalto come i professionisti sotto la sua giuda siano per definizione cultori della legalità e veicolo necessario nella lotta al lavoro nero. E in quest’ottica di collaborazione con il ministero del Lavoro e l’Inps, la Calderone ricorda che è stata intrapresa finalmente la giusta strada rispetto alla serie di provvedimenti normativi “ad effetto” emanati negli ultimi anni che si basavano più su convinzioni teoriche che su effettive analisi.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".