Il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro ha elaborato un progetto in base al quale partirà, dal prossimo lunedì, la banca dati dei contratti certificati e non. La richiesta avanzata dal Consiglio nazionale di categoria risponde, sostanzialmente, a due esigenze:
- mettere a disposizione dei professionisti un archivio da cui attingere informazioni utili per i casi problematici;
- uniformare gli standard per evitare che si creino delle zone in cui è più facile che nelle altre ottenere il bollino blu.
Pertanto, fin dai primi giorni della prossima settimana arriveranno a tutte le commissioni provinciale le specifiche tecniche per protocollare i contratti già certificati, corredate dalle nuove indicazioni da osservare per il futuro. Per quanto riguarda l’archiviazione, è prevista una procedura online da seguire attraverso una sezione riservata all’interno del sito Internet della categoria. Una copia scannerrizzata del contratto certificato dovrà essere inviata ad un’apposita commissione del Cno. Lo studio dei documenti servirà per facilitare la risoluzione dei casi più complessi. La nuova procedura imporrà, poi, l’obbligo di protocollare anche i procedimenti falliti, per evitare che si possano creare situazioni in cui aziende, con più sedi nella stessa Regione, riescano ad ottenere il bollino blu in una Provincia, dopo che la procedura non è andata a buon fine in un altro luogo. Per tali ragioni, lo scopo principale della certificazione è quello di far verificare scrupolosamente che i vizi del contratto siano stati sanati. Di conseguenza, appare fondamentale che, proprio nella delicata fase che precede la stipula del contratto, vengano sottoposte a controllo tutte le regole. Lo scopo del nuovo istituto è, dunque, quello di assicurare stabile certezza ai contratti certificati, dal momento che finora la certificazione – così come designata dal legislatore italiano – ha lasciato sostanzialmente irrisolti i problemi che con essa ci si proponeva di risolvere.
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