Con una sentenza depositata il 17 novembre scorso, la n. 42802, la Cassazione è intervenuta sulla misura della confisca come conseguenza di una condanna per uno dei reati di cui all'art. 12-sexies del Dl 306/92, in caso di patrimoni degli affiliati alla criminalità mafiosa. Secondo i giudici di legittimità, qualora sia provata l'esistenza di una sproporzione - presupposto della confisca - tra il reddito dichiarato dal condannato o il provento della sua attività economica e il valore dei beni, e non risulti una giustificazione credibile circa la provenienza degli stessi, occorre verificare che, ai fini della sproporzione, i termini di raffronto dello squilibrio siano rapportati, non al momento della requisizione sul totale dei beni, ma al momento in cui i singoli acquisti sono stati effettuati.
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