Confini della fede pubblica al pvc

Pubblicato il 30 gennaio 2010 Ad occuparsi della stessa vicenda di società che emettevano fatture per operazioni inesistenti quattro sentenze per più contestazioni di irregolarità. La Cassazione, con le sentenze nn. 1818, 1819, 1820 e 1821 del 28 febbraio 2010, interviene a spiegare che la norma dell’articolo 2700 del Codice civile che conferisce fede pubblica anche al pvc, vuole dire che l’atto fa piena prova, vincibile solo tramite querela di falso, esclusivamente della provenienza del documento del pubblico ufficiale che lo ha formato, delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che lo stesso certifichi che siano avvenuti in sua presenza o da lui compiuti.

Pertanto, non possono avere valore privilegiato circa i giudizi valutativi o gli apprezzamenti personali dell’ufficiale giudiziario. In caso di emissione di fatture ritenute false, l’ufficiale e il giudice devono accertare e fornire adeguata motivazione sull’effettiva inesistenza delle operazioni.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Infortuni domestici: per i finanziamenti INAIL, domande dal 12 marzo 2025

13/01/2025

Possibili frodi nelle scritture contabili di periodo e in quelle di rettifica

10/01/2025

Tassazione cripto-attività: tutte le novità della Legge di Bilancio 2025

10/01/2025

Terzo settore: finanziamento di progetti sull’Intelligenza artificiale

10/01/2025

Carta Acquisti 2025: tutto su requisiti, benefici e modalità di richiesta

10/01/2025

Nuove procedure per frazionamenti catastali dal 2025

10/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy