L’esame delle domande per l’ultima sanatoria edilizia, quella del 2003-2004, rischia di mettere in difficoltà molti Comuni. Le domande di regolarizzazione devono essere vagliate, infatti, entro la fine del prossimo ottobre, pena la formazione del silenzio-assenso, vale a dire la possibilità di ottenere il formarsi della sanatoria, alla sola condizione di completare le procedure previste, quali, ad esempio, il pagamento degli oneri e il completamento degli obblighi catastali. Molte grandi città del Sud, con in testa Napoli e Palermo, sembrano già in difficoltà. Per il momento le strade scelte dai Comuni sono due: molte amministrazioni stanno affinando programmi informatici per gestire le pratiche, altre si preparano a coinvolgere i professionisti del settore, ai quali affidare il compito di “certificare” la bontà e la coerenza delle domande.
In caso di compravendita, il maturare del silenzio realizza una condizione spesso essenziale relativa alla qualità del bene: chi compra ha diritto ad ottenere la sanatoria a spese di chi vende, a meno che nel rogito l’acquirente non abbia espressamente pattuito di accollarsi ogni rischio circa la procedura di sanatoria.
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