La data del 16 luglio 2007 per l’approvazione del decreto legislativo correttivo della riforma del diritto fallimentare probabilmente subirà uno slittamento fino a settembre. Sull’argomento l’autore interviene con un’analisi che mette in luce i vari aspetti della riforma che servono a puntualizzare alcuni dubbi lasciati in sospeso dalla legge del 2005. Ad esempio si chiariscono i poteri del tribunale nella fase di ammissione alla procedura ed in quella di omologazione:
- in sede di valutazione della domanda al tribunale non compete alcun controllo di merito sul contenuto del piano concordatario;
- in sede di omologazione il tribunale si deve limitare a prendere atto della regolarità della procedura e del conseguimento della maggioranza a meno che uno dei creditori abbia promosso opposizione.
Nell’articolo, inoltre, si evidenzia che il versamento della metà delle spese di procedura dovrebbe incoraggiare l’accesso delle imprese in crisi allo strumento concordatario.
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