Conciliazione, sanzioni ridotte

Pubblicato il 27 ottobre 2006

In caso di conciliazione monocratica su contributi e premi dovuti dal datore di lavoro non si applica la sanzione del 30%, ma quella civile prevista nel caso di “ravvedimento”. Questa la risposta del Ministero del Lavoro all’interpello mosso dal Consiglio dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Prato. Nella precisazione di ieri, il Ministero sottolinea che la conciliazione monocratica può essere avviata in quanto non sia ancora stato effettuato alcun accertamento per i fatti denunciati e purchè non vi siano chiari ed evidenti indizi di violazioni penalmente rilevanti. In caso di riuscito tentativo di conciliazione monocratica, quindi, non si applica la sanzione prevista per l’evasione contributiva (30%), ma la sanzione civile del Tur, maggiorato di 5,5 punti, stabilita per tardivo o omesso pagamento.

Con la nota n. 522/2006 il Ministero del Lavoro ha risposto all’interpellante anche sulla sanzione per l’irregolare tenuta di libri e documenti obbligatori e in caso di disconoscimento di un contratto di lavoro a progetto. In ipotesi di irregolare registrazione dei lavoratori a progetto nel libro matricole (obbligo che sorge se il rapporto di collaborazione coordinata e continuativa comporta rischio lavorativo), si applica la sanzione amministrativa da 154 euro, con l’attuazione in sede ispettiva della diffida ad adempiere che comporta il pagamento della sanzione minima. La circostanza assume rilievo dato che la sanzione in questione rientra tra quelle che 2007 vuole quintuplicare.

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