Con la cedolare secca l’autoriduzione dell’Irpef di novembre
Pubblicato il 09 novembre 2011
Sebbene ci sia la possibilità di recuperare quando versato in eccesso nella dichiarazione dei redditi successiva, come spiegato nella
circolare 26/E/2011 è data la possibilità a chi ha optato per la cedolare secca, e dovrà pagarne adesso l’acconto, di decurtare l’acconto Irpef in scadenza questo mese, calcolato sulla base dei redditi 2010.
Le regole prevedono che l’acconto Irpef 2011 sia correttamente determinato se è pari al 99% dell’imposta calcolata in base al reddito complessivo del 2010, assumendo tale reddito senza considerare il reddito fondiario prodotto, sempre nel 2010, dagli immobili per i quali si è optato nel 2011 per la cedolare.
Per chi ha pagato l’intero importo dell’acconto di luglio la scadenza del secondo acconto Irpef – novembre - rappresenta la via per conguagliare la quota non dovuta.
Questa autoriduzione dell’Irpef, facoltativa, evita che si paghino entrambi gli acconti – Irpef e cedolare (sostitutiva anche dell'Irpef) – proprio sui redditi fondiari ricavati nel 2011 dai fabbricati interessati dall’imposta piatta (di prima allpicazione dal 2011).
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