L’Esecutivo ottiene (309 i sì, 247 i no) la venticinquesima fiducia alla Camera dei deputati, chiesta sul correttivo del Dl “anticrisi”, con le contestate norme sullo scudo fiscale. Entro il pomeriggio del 1° ottobre è atteso il voto finale.
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha minacciato, suscitando la protesta dell'opposizione, di tagliare - cosiddetta "ghigliottina", ovvero la decisione del voto finale di un provvedimento dopo il voto di fiducia anche senza attendere il completamento dell'iter - il dibattito (e più ancora bloccare l’ostruzionismo) in Aula, se dovesse prolungarsi oltre le 15. Non più in là di quest’orario, insomma, che è il tempo massimo per consentire al capo dello Stato di esaminare il testo che entro il giorno 3 del mese corrente andrà convertito in legge. Fini ha tuttavia rilevato “oggettive anomalie procedurali” nell'iter dell'intero decreto. Che va comunque votato.
Non si placano le proteste.
Col via libera definitivo, le Entrate disporranno dell’impianto normativo su cui poter chiudere la circolare operativa, attesa da tecnici e cittadini.
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