Competenze ad alta tensione

Pubblicato il 18 marzo 2009

Nuovi motivi di attrito tra commercialisti, notai ed avvocati. Dopo la limitazione, con decreto legge 112/08, dell'esclusiva dei notai sulla cessione delle quote delle S.r.l., ora i commercialisti, che mirano ad una parziale deregulation tra le professioni, propongono di poter effettuare cessioni di rami d'azienda e relative trascrizioni, levata dei protesti per cambiali ed assegni, ctu patrimoniali nelle cause di divorzio. Assolutamente contrari i notai che, difendendo l'affidabilità dei pubblici registri ed affermando la necessità di sicurezza preventiva nel sistema, propongono invece una riforma del collegio sindacale che porti alla reale indipendenza dell'organo. Nuove polemiche sono poi sorte a seguito della proposte di affidare ai notai competenze in materia di divorzio e separazione; per gli avvocati, tali situazioni coinvolgono diritti indisponibili che necessitano della presenza di un giudice togato e di una difesa tecnica garantita. In ogni caso, i presidente dell'Oua, Maurizio de Tilla, e quello del Consiglio nazionale del notariato, Paolo Piccoli, hanno annunciato future collaborazioni sul fronte dello snellimento del sistema giustizia.

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