A partire dal 2007 per la compensazione dei crediti di imposte e contributi c’è l’obbligo della comunicazione preventiva se gli importi superano i 10mila euro. Anche se manca ancora il decreto attuativo, le nuove regole si applicano anche per le compensazioni del mese di febbraio. Con la rinuncia agli automatismi introdotti dallo stesso ministro Visco nel seguito delle compensazioni sul modello F24, si vuole contrastare la lotta all’evasione e di conseguenza gli utilizzi “indebiti” dei crediti d’imposta. A stabilirlo è l’articolo 1, comma 30 della Finanziaria 2007, che ha disincentivato la possibilità per i contribuenti titolari di partita Iva di effettuare le compensazioni previste dal Dlgs n. 241/97. Quindi per effetto di questa nuova disposizione, i contribuenti che intendono effettuare versamenti fiscali e previdenziali mediante il modello F24, utilizzando in compensazione imposte e contributi a credito per valori superiori al predetto importo dei 10mila euro, dovranno effettuare una comunicazione preventiva alle Entrate, al fine di ottenere una specifica autorizzazione alla compensazione. La mancata comunicazione da parte dell’Agenzia al contribuente, entro il terzo giorno successivo a quello della comunicazione, vale come silenzio assenso. Le specifiche tecniche della preventiva autorizzazione che l’Agenzia deve rilasciare devono ancora essere ufficializzate dalla stessa Amministrazione.
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