Commercialisti vs Consiglio di stato su tariffe e minimi

Pubblicato il 26 novembre 2009

Torna la questione sollevata dal parere interlocutorio che il Consiglio di stato ha formulato circa le tariffe di commercialisti ed esperti contabili. Si chiedeva loro di fornire chiarimenti per l’approvazione degli onorari. Un rilievo fu mosso sull’aumento del 50 per cento rispetto ai compensi previsti nelle precedenti tariffe, in relazione all’adeguamento Istat. Il Cndcec spiega che l’adeguamento si pone al di sotto dell’aumento del costo della vita registrato tra giugno 1991 e dicembre 2007, pari al 58,7%.

Circa, poi, gli onorari minimi e la loro derogabilità, su cui pure si era espresso il giudice amministrativo ritenendo non trasparente la proposta dei commercialisti in cui è affermato che “gli onorari minimi costituiscono meri onorari di riferimento che in quanto tali possono essere liberamente derogabili dalle parti”, il Consiglio nazionale precisa che il decreto Bersani ne ha consentito la derogabilità, non né ha determinato la scomparsa.

Ora il Cndcec fa sapere di essere al lavoro per la replica.

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