Cndcec sui risvolti contabili della moratoria leasing

Pubblicato il 20 febbraio 2011 Un documento approvato il 16 febbraio 2010 dal Cndcec, interpreta gli effetti della moratoria leasing recata dall’avviso comune pmi-istituti bancari, per la sospensione dei debiti delle prime.

Poiché altri metodi di imputazione contabile contrasterebbero con il criterio dei pro-rata temporis (metodo contabile per eccellenza, nel leasing), la sospensione del versamento delle quote capitali va intesa come un evento dagli effetti sul piano finanziario come economico. Perciò, a fronte della scadenza del contratto prorogata, l’impresa é tenuta al ricalcolo dei costi di competenza dell’esercizio imputabili al godimento di beni di terzi, comprensivi dei canoni di leasing mancanti, degli interessi maturati durante il “congelamento” e della quota dell’eventuale maxicanone iniziale residuo.

Afferma il documento - redatto in collaborazione con la commissione Norme e principi contabili del Consiglio - che il corretto trattamento contabile da attuare ad opera dell’impresa che beneficia della moratoria Abi ex lege n. 102 del 2009, é la rimodulazione dei canoni di leasing imputati a conto economico.
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