Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha pubblicato le linee guida per assistere i lavoratori autonomi, le imprese e le società che vogliono richiedere finanziamenti di microcredito bancario.
Il tutto è stato corredato da un modello per la stesura di un business plan, rappresentato da un file Excel redatto per una determinata fascia di professionisti e microimprese, da utilizzare sempre nell’ambito di una richiesta di finanziamento di microcredito.
I due nuovi documenti del Cndcec fanno parte del più ampio Protocollo d'intesa sottoscritto a maggio 2018 con Federcasse, la federazione Italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali e artigiane presieduta da Augusto Dell'Erba.
L’obiettivo della convenzione è quello di creare una collaborazione tra banche e professionisti, istituendo un apposito elenco in cui inserire i commercialisti interessati a fornire servizi di supporto alle aziende e ai lavoratori autonomi bisognosi di piccoli finanziamenti non assistiti da garanzie reali, attraverso la redazione di un business plan, un’analisi di marketing ed altre attività che possano sostenere il trend di sviluppo e fattibilità.
Le linee guida previste dal Protocollo d’intesa vogliono assicurare lo svolgimento uniforme dell’attività di assistenza e monitoraggio da parte dei commercialisti a favore di lavoratori autonomi, imprese e società che richiederanno finanziamenti di microcredito bancario.
Il documento, composto da tre pagine in cui sono riassunte le caratteristiche del microcredito e i requisiti per l'accesso, presenta tutta una serie di indicazioni riguardanti.
i soggetti beneficiari;
i soggetti esclusi dai finanziamenti;
la finalità dei finanziamenti;
i servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio;
l’ammontare massimo;
le caratteristiche dei finanziamenti.
Online è disponibile anche il facsimile del modello di business plan, che è rappresentato da un foglio elettronico redatto per una determinata fascia di professionisti e microimprese, da implementare con le specifiche esigenze di ogni cliente.
Il modello è composto da una parte descrittiva, dove troveranno spazio la presentazione dell'azienda, la mission, l'analisi del mercato, la motivazione della richiesta di finanziamento, la fattibilità tecnica del piano, e da una serie di tabelle in cui inserire lo stato patrimoniale, il conto economico, il bilancio riclassificato, il quadro di sintesi, i parametri di previsione, lo stato patrimoniale e il conto economico previsionali.
Giuseppe Tedesco, consigliere del Cndcec delegato al Microcredito, ha così commentato la pubblicazione dei nuovi documenti: “Le Linee guida e il modello di business plan rappresentano la fase finale di un progetto che il Consiglio nazionale dei commercialisti ha voluto realizzare per sostenere i colleghi più giovani nell’ambito della microfinanza, che può rappresentare un ulteriore settore verso cui indirizzare l’attività professionale. In particolare, il punto di forza del modello di business plan sono la semplicità e la facilità di implementazione in base alle specifiche esigenze di ogni cliente”
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