Con un emendamento al collegato sviluppo presentato ieri mattina in Senato, il ministero delle Attività produttive ha ridefinito alcuni aspetti della class action. L'intento e di far approvare il decreto entro i primi sei mesi del 2009. Tra le novità, si segnala: l'estensione della legittimazione ad agire a tutti i cittadini-consumatori, sia direttamente sia mediante un'associazione a cui si dà mandato; la possibilità di utilizzare l'azione anche per la tutela delle situazioni di danno seriale, causato da pratiche commerciali scorrette o comportamenti non concorrenziali; la razionalizzazione e la semplificazione del procedimento giudiziario; il rafforzamento delle forme di pubblicità dell'azione proposta. La competenza spetterà ad alcuni tribunali con sede nei capoluoghi di Regione. La class action non sarà, di fatto, retroattiva, potendo essere esercitata solo per gli illeciti commessi successivamente al 30 giugno 2008. Sono tagliate fuori le vicende di Parmalat, Cirio e Bond argentini.
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