Il Disegno di legge sulla riforma del processo civile, approvato mercoledì dal Senato ed ora all'esame della Camera, contiene, accanto a misure immediatamente operative, una serie di deleghe al Governo aventi ad oggetto il proliferare dei riti, il rilancio della conciliazione, l'efficienza della giustizia amministrativa. Le misure immediatamente operative comprendono l'aumento della competenza del giudice di pace, l'istituzione di un procedimento sommario di cognizione, la possibilità di contestare solo immediatamente la competenza del giudice adito, la fissazione di un termine omogeneo di tre mesi entro il quale le parti, in caso di interruzione, devono procedere alla riassunzione del processo, il dimezzamento del termine per impugnare le sentenze, la razionalizzazione dei tempi per lo svolgimento della Ctu, la testimonianza in forma scritta, un filtro per i ricorsi in Cassazione (cfr. anche Punto&Lex del 5 e del 4 marzo 2009).
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