Ieri è stata firmata la convenzione tra Inps e enti privati, che ha reso operativa la “pensione unica” per avvocati, dottori commercialisti, consulenti del lavoro, geometri e periti industriali. La convenzione traduce in prassi l’articolo 5 del decreto legislativo 42/2006, per cui l’Inps diviene l’unico soggetto liquidatore ed ogni gestione interessata dovrà quindi contribuire pro quota al pagamento dell’assegno. Dopo circa dieci mesi di trattative, le domande in giacenza potranno iniziare ad essere esaminate; gli interessati dovranno, però, riscrivere la domanda di totalizzazione, seguendo gli standard messi a punto dall’Inps, e rimandarla all’ente previdenziale di ultima iscrizione, incaricato di istruire la pratica. In futuro l’Inps metterà a disposizione degli enti una procedura automatizzata condivisa che permetterà di acquisire le domande in tempo reale, rilevare i dati contributivi e assicurativi e definire il trattamento pensionistico. Intanto, il Ministro del lavoro, per superare la situazione di stallo in cui versa la riforma previdenziale del settore giornalistico, ha chiesto al Consiglio di Stato un parere sulla corretta interpretazione e applicazione delle disposizioni relative alle delibere di riforma dall’Inpgi.
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