Chiariti i dubbi delle categorie sullo spesometro
Pubblicato il 25 ottobre 2011
Le associazioni di categoria e gli operatori professionali hanno ottenuto dalle Entrate le risposte ai quesiti sulla disciplina dello “spesometro”, in particolare circa i criteri per l’individuazione delle operazioni rilevanti e le modalità di trasmissione telematica dei dati.
Si annuncia un software gratuito per facilitare la compilazione della comunicazione dei dati sulle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo pari o superiore a 3.000 euro.
A integrazione della circolare n. 24/E/2011, l’Agenzia tra i chiarimenti spiega che:
- nel campo codice fiscale della controparte va esposta la partita Iva del cedente in caso di comunicazione di cessioni gratuite di beni rientranti nell’attività propria dell’impresa, oggetto di autofatturazione;
- poiché già monitorate con modelli Intra e sistema Vies, la comunicazione per le operazioni sopra i 3.000 euro realizzate in ambito comunitario non è da effettuare;
- anche i soggetti che si avvalgono della dispensa da adempimenti per le operazioni esenti, come banche e assicurazioni, devono comunicare tali operazioni se di importo superiore alla soglia;
- il superamento della soglia dei 3mila euro deve essere verificato in considerazione della fattura riepilogativa differita che va ritenuta documento che rappresenta l’operazione oggetto di comunicazione.
Per le altre risposte si rinvia al testo integrale.