Check-list in 24 punti per riabilitare il fallito

Pubblicato il 23 giugno 2008

E’ stato predisposto dal Tribunale di Milano un questionario ad hoc su una delle novità più rilevanti del diritto fallimentare, per dar modo ai curatori di esprimere la valutazione sulla meritevolezza del debitore. Si tratta di un elenco di punti con cui è possibile riabilitare il fallito e consentire a quest’ultimo di ottenere un premio che consiste nell’esdebitazione, cioè nella liberazione di tutti i debiti che siano rimasti al termine della procedura concorsuale. In tal modo, si vuole permettere al fallito di ripartire da zero, iniziando una nuova attività commerciale senza debiti pregressi e senza le cosiddette attività “ombra”, avviate con la compiacenza di familiari o prestanomi. La riforma del diritto, infatti, ha voluto proprio liberare il fallito dai vincoli collegati al mancato pagamento dei creditori, sapendo che è difficile che una volta chiuso il fallimento e pagati i creditori, il debitore possa riuscire a sganciarsi dai debiti residui. Il documento messo a punto dalla Sezione fallimentare milanese avrà una duplice funzione:

- da una parte, intervenire nella fase transitoria e cioè nella definizione delle condizioni cui è subordinato il beneficio dell’esdebitazione. Avendo quest’ultima cominciato ad operare dal 1° gennaio 2008, i professionisti non sanno con esattezza come operare. Con in mano il questionario si potranno così colmare i vuoti e sbloccare l’impasse dell’istituto. A monte, è necessario che il ricorso per la chiusura del fallimento contenga una dettagliata relazione del curatore, accompagnata dal consenso del comitato dei creditori sull’esistenza di elementi chiave come la cooperazione con gli organi della procedura, l’assenza di condotte dilatorie e di condotte per reati fallimentari. Il fallito, poi, deve fornire informazioni utili a definire l’inventario e a svelare i beni occulti.

- Nel documento sono forniti chiarimenti anche in merito al trattamento dei creditori, che per la nuova legge fallimentare devono essere soddisfatti almeno in parte. Non viene fornita però alcuna indicazione sulla percentuale minima di pagamento. Il nuovo questionario, invece, fornisce indicazioni più precise che riguardano non solo i creditori privilegiati ma anche quelli chirografari, che devono ricevere un pagamento sia pure minimo. In questo caso, vengono considerati esclusi dal beneficio i casi di chiusura del fallimento per mancanza di tempestive domande di ammissione al passivo; quelli nei quali si è verificato il pagamento integrale di tutti i crediti ammessi e quelli nei quali l’attivo si è rilevato insufficiente.

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