di Cassazione, con la sentenza n. 12899 depositata il 1° giugno scorso, ha analizzato il caso di una cessione d’azienda, in favore della sorella, di un contribuente il quale, sostenendo il carattere gratuito dell’azione, aveva corrisposto esclusivamente l’imposta di registro sul valore venale. In merito alla giusta determinazione del prezzo dell’azienda ceduta, ai fini della tassazione della plusvalenza, il valore venale dell’azienda stessa, accertata in relazione all’imposta di registro, è rilevante come presunzione su cui fondare l’avviso di accertamento. Il contribuente, comunque, ha la facoltà di contrastare tale presunzione tramite ogni elemento anche a carattere indiziario.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".