Cd falsi, no all’arresto
Pubblicato il 23 aprile 2008
La Corte di Cassazione (sent. n. 14705 del 9.4.2008) ha stabilito che non può essere arrestato o perseguito penalmente il venditore di cd falsi, privi di bollino Siae.
Nella motivazione, la Consulta richiama la sentenza della Corte di giustizia dello scorso novembre (sentenza “Schwibbert”), che obbligava ogni Stato membro a comunicare alla Commissione europea le regole tecniche adottate in tema di diritto d’autore.
Il contrassegno Siae apposto sui cd in vista della loro commercializzazione, che è certamente una regola tecnica, non è stato comunicato, dunque non è valido nei confronti del privato e, di conseguenza, dev’essere disapplicato dal giudice interno.
Per la normativa europea, in considerazione della natura vincolante della suddetta sentenza, la mancanza del bollino Siae non è valida e perciò non è penalmente rilevante la condotta del venditore abusivo del caso di specie.