di Cassazione, con la sentenza n. 14011 del 15 giugno 2007, ha stabilito che i giudici sono obbligati a ricerche d’ufficio nei database interni, quando c’è solo un indizio dell’esistenza di una causa “gemella” o anche solo “cugina”, già definitivamente decisa, capace di condizionare la lite pendente. già in passato aveva esortato i giudici a scartabellare “relazioni preliminari ai ricorsi e massime ufficiali” in cerca di precedenti determinanti. Ora che queste ricerche sono più facili e veloci, sembra diventare ancora più imperativo il dovere del giudice “di conformarsi alla regola iuris già formatasi sulla res judicanda, quand’anche essa risulti da diverso giudizio intercorso tra le stesse parti o tra parti parzialmente diverse”. La sentenza rappresenta uno sprone all’abbandono di eccessivi formalismi che appesantiscono una già affaticata giustizia tributaria.
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