Buone pratiche di conciliazione lavoro/famiglia. E’ intesa in una data emblematica
Pubblicato il 10 marzo 2011
Un accordo nell’interesse tanto dei lavoratori, quanto dell’impresa per giungere alla modulazione flessibile dei tempi e degli orari di lavoro e ad incentivare un maggiore e migliore utilizzo, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze aziendali, del telelavoro e delle tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato e flessibile.
Nel mese della primavera e della festa della donna debutta, quest’anno (2011), la sensibilità alla conciliazione tra lavoro e famiglia. Ne è protagonista la bozza di documento contenente le linee giuda ad essa finalizzate, presentata dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi.
Finalmente, sperimentato in larga misura solo altrove, l’impiego del telelavoro in alternativa ai congedi facoltativi o al congedo parentale. Ma non è l’unica piacevole novità:
- orari flessibili nei primi tre anni di vita del bambino;
- trasformazione temporanea del rapporto di lavoro dal tempo pieno a quello parziale per i primi cinque anni di vita del bambino;
- impegno ad assegnare la lavoratrice che rientri dalla maternità a mansioni che non vanifichino la professionalità e l'esperienza acquisite;
- concessione di permessi non retribuiti al dipendente in caso di malattia del figlio entro i primi otto anni di vita;
- istituzione e possibilità di ricorso alla banca delle ore;
- costituzione di asili nido aziendali;
- possibilità di usufruire di orario di lavoro concentrato, inteso come orario continuato dei propri turni giornalieri.
La bozza “
costituisce una discussione di base rivolta alle parti affinché si trovi un'intesa. Spero che il 7 marzo - data prevista per la nuova convocazione del tavolo - che anticipa la data emblematica dell' 8 marzo, possa esserci l'intesa.” Così il Ministro.
Ed eccola, puntuale, la pre-intesa, l’avviso comune - “
passo avanti nel sistema di relazioni industriali” che “
assume la famiglia come un valore”, afferma ancora Sacconi - siglato al termine di una maratona durata un intero anno.
Prende così il via l'iter che porterà all’introduzione, ad ogni livello di contrattazione, di forme di flessibilità e di conciliazione tra i tempi di lavoro e i tempi della famiglia.