Chi ha incassato il bonus bebè senza avere il requisito dell’esercizio della potestà genitoriale sul bambino, la residenza in Italia, la cittadinanza comunitaria e un reddito complessivo del nucleo familiare non superiore a 50 mila euro nell’anno precedente alla nascita o all’adozione, incorre nel doppio reato della truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico. Chi ha incassato i mille euro compilando un’autocertificazione falsa è perseguibile con l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 640 bis del Codice penale: da uno a sei anni di reclusione. Inoltre, ci sono le sanzioni specifiche per la falsa autocertificazione, che corrispondono al reato di falso ideologico in atto pubblico, che ai sensi dell’articolo 479 del Codice penale, prevedono ugualmente la reclusione da uno a sei anni. In tali fattispecie di reati, neanche la restituzione del bonus indebito con il versamento sul conto corrente postale della Tesoreria potrebbe estinguere il reato. Potrebbe, invece, essere rilevante solo come attenuante per ottenere una riduzione della condanna. Senza contare che la stessa restituzione dei mille euro rischia di fare scattare automaticamente la denuncia.
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