Autotutela con più garanzie in presenza di vizi oggettivi

Pubblicato il 16 aprile 2009 Nella sentenza n. 4 del 20 gennaio 2009 la Commissione tributaria provinciale di Savona chiarisce che se il vizio dell’atto di accertamento è oggettivo e l’istanza del contribuente non è stata neppure presa in considerazione, il diniego di autotutela emanato dal Fisco deve essere annullato in quanto illegittimo. La questione esaminata dai giudici riguardava un contribuente che aveva impugnato il provvedimento di diniego di autotutela senza la contestazione dell’atto di accertamento Irpef in base agli studi di settore e la conseguente cartella di pagamento per maggiori ricavi. Il fatto che i giudici abbiano dichiarato l’impugnabilità di un atto definitivo, come il diniego di autotutela, preoccupa poiché potrebbe avere ricadute sui termini di decadenza che le leggi fissano per la contestazione di atti o la presentazione delle domande di rimborso. Tuttavia, è da evidenziare che nel caso esaminato il Fisco aveva negato l’autotutela senza valutare i motivi del ricorso, che si basava sull’errore da parte del Fisco del codice di attività del contribuente. Se fosse stato usato il codice giusto la dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta oggetto dell’accertamento non avrebbe mostrato incongruità.
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