Dalla lettura del documento di “Europa Lavoro”, contenente il monitoraggio al 31 dicembre 2005 del contratto di apprendistato professionalizzante, emerge come questo sia considerato sempre più uno strumento di “qualificazione” del lavoratore a differenza del contratto precedente (legge 196/97) che, invece, aveva come finalità l’attribuzione di una “qualifica”. Il contratto, infatti, si rivolge prevalentemente a ragazzi che già possiedono un titolo di studio. Il documento evidenzia, inoltre, che il contratto professionalizzante viene proposto in via legislativa o sperimentale con modalità diversificate da Regione a Regione. Finora sono sette le Regioni che hanno approvato una regolamentazione stabile (legge regionale) per disciplinare il suddetto tipo di contratto, e la prima tra queste è stata Altre – tra cui - hanno regolato l’apprendistato professionalizzante in via ancora sperimentale, inviando la richiesta con la specifica del piano formativo individuale proposto e l’eventuale autocertificazione della disponibilità ad uno specifico sportello, aperto presso stessa.
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