Nello spazio dedicato ai consulenti del lavoro si parla del decreto ministeriale che attua le previsioni della legge Visco-Bersani (248/06), che entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”. Nello specifico, la norma detta che le imprese che appaltano a subappaltatori opere o servizi rispondano in solido tra di esse per i versamenti fiscali e contributivi dovuti in relazione ai rapporti di lavoro utilizzati nell’appalto. Le imprese hanno due vie alternative da seguire per adempiere alle procedure:
- attestare la regolarità dei versamenti consegnando copia dei modelli F24 con allegata dichiarazione sostitutiva di notorietà, elenco analitico dei lavoratori e Durc;
- farsi asseverare la regolarità dei versamenti fiscali e contributivi dal consulente del lavoro.
Dunque, la pubblica amministrazione riconosce ancora un altro ruolo di terzietà ai consulenti del lavoro che sono nuovamente chiamati a supplire all’inefficienza della stessa p.a., che, però, in cambio non mostra alcun atteggiamento di favore nei confronti dei liberi professionisti, anzi, continua ad avversarli a suon di provvedimenti di natura fiscale dalla caratteristica quasi inquisitoria.
Inoltre, è affrontato il tema del decreto ministeriale sul credito d’imposta per gli incrementi occupazionali, che prevede i criteri per beneficiare delle agevolazioni sulle assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2008. Nelle intenzioni del Legislatore il bonus doveva essere automatico ma, invece, dal decreto risulta subordinato ad un’autorizzazione preventiva. I consulenti rilevano, in merito all’agevolazione, sia la mancanza delle disposizioni applicative e della modulistica, sia le criticità di una disposizione sulla quale i professionisti avrebbero potuto esprimere validi pareri dal momento che gestiscono sul campo i rapporti di lavoro.
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