La presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, all'incontro con il vice ministro dell'economia, Luigi Casero, porterà una nota operativa che illustra la normativa vigente e la ratio dell'esenzione dagli obblighi di adeguata verifica degli adempimenti in materia di amministrazione del personale.
Se è vero che i nuovi standard europei impongono la verifica di buste paga, contributi e incentivi a carico degli operatori del diritto del lavoro e della previdenza sociale, la proposta di estendere – con il testo del decreto legislativo di recepimento della Direttiva comunitaria 2015/849 - anche agli adempimenti in materia di lavoro previsti dalla Legge n.12/79 gli oneri di adeguata verifica della clientela e di registrazione in materia di antiriciclaggio, porterebbe solo aggravi.
Infatti, si puntualizza nella nota, tali adempimenti già sono svolti per adempiere specifici obblighi imposti dalla legge e, per questo, sono già soggetti a vincoli documentali e/o di registrazione attraverso i quali accertare l’esistenza di eventuali attività di riciclaggio e/o di finanziamento al terrorismo.
Non contemplare una norma che stabilisca l’esenzione dagli obblighi di adeguata verifica della clientela e di registrazione in relazione allo svolgimento della mera attività di redazione e/o di trasmissione delle dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali e degli adempimenti in materia di lavoro, porterà un grave danno all’operare quotidiano di tutti gli operatori del diritto del lavoro e della previdenza sociale, con un aggravio di oneri sproporzionato e superfluo rispetto a quelli che sono i principi posti e le finalità perseguite dalla normativa antiriciclaggio.
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