ANC e Confimi Industria, bocciare le misure su spesometro aggregato e fatturazione che propone il Governo con la legge di Bilancio

Pubblicato il 24 ottobre 2017

Marco Cuchel, Presidente dell'Associazione Nazionale Commercialisti (ANC) e Flavio Lorenzin, Vice Presidente con delega alla Semplificazione PA e Fiscale della Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata, firmano una nota congiunta su spesometro 2018, fatturazione elettronica 2019 e spesometro “transfrontaliero”.

Spesometro 2018

In ordine allo spesometro (art. 21-bis, D.L. 78/2010), vi è la concreta possibilità che venga introdotto uno spesometro “aggregato”, non già analitico, con la conseguenza che si creino altri disagi e costi di aggiornamento, anche software, per gli operatori.

Fatturazione 2019

Preoccupa ancor più lo scenario 2019. Ed infatti, leggiamo nella nota congiunta ANC-Confimi Industria 23 ottobre 2018 dell'intenzione che ha il Governo di accelerare l’introduzione generalizzata della fatturazione elettronica esclusiva sopprimendo, nel contempo, lo spesometro di cui al predetto art. 21-bis, salvo introdurre un ulteriore adempimento addirittura a scadenza mensile di proibitiva gestione (un nuovo spesometro delle operazioni da/verso l’estero), come conferma la bozza del DDL della legge di Bilancio 2018. Il che comporterà, per l'appunto nel 2019: 12 comunicazioni mensili fatture da/verso non stabiliti; la trasmissione generalizzata delle fatture elettroniche; 4 comunicazioni trimestrali liquidazioni Iva.

Aumenteranno, dunque, gli adempimenti e sarà obbligo generalizzato la fatturazione elettronica XML, con anticipazione da luglio 2018 per cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori; prestazioni rese da soggetti subappaltatori nei confronti dell’appaltatore principale nel quadro di un contratto di appalto di lavori, servizi o forniture stipulato con una amministrazione pubblica.

Risultato, medesime sanzioni rispetto all'attuale spesometro per nuovi gravosi obblighi.

La nota si chiude con suggerimenti; uno su tutti “di fissare un tempo ragionevole (non inferiore a tre anni) entro il quale chi governa tali processi (Sogei, Agenzia Entrate, Agid, ecc) si confronti concretamente con chi dovrà affrontare questa sfida (non solo, quindi, con chi sviluppa software o progetta procedure che poi non usa personalmente) per eliminare tutti gli ostacoli operativi (...).”.

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