Assonime con la circolare n. 5 del 12 febbraio 2007 illustra il nuovo codice di autodisciplina delle società quotate evidenziando, oltre ad alcune raccomandazioni importanti, l’applicabilità della disciplina sanatoria prevista per le violazioni informative dei codici di comportamento. Il vecchio codice di autodisciplina risale al 2002; la rivisitazione è, dunque, apparsa necessaria soprattutto in materia di regole di corporate governance. Il nuovo Codice, come il precedente, è uno strumento di autodisciplina che non è imposto da alcuna legge, ma che viene adottato su base volontaria dai singoli emittenti. Tuttavia, una volta che la società ha deciso di dotarsi del codice suddetto deve poi comportarsi di conseguenza: in particolare, su di essa pesa l’obbligo di informare il mercato in ordine alle modalità e al livello di applicazione delle raccomandazioni. Sempre nell’ambito di questa regolamentazione si prevedono, inoltre, limitazioni al numero di incarichi per il collegio sindacale, mentre i consiglieri del Cda assumono maggiore indipendenza.
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