Alluvioni. Protesta dei commercialisti dopo la modesta proroga temporale

Pubblicato il 17 dicembre 2014 Era nell’aria. Il comunicato stampa 15 dicembre 2014 del Mef, di cui s’è data notizia il giorno seguente, ha concesso pochi giorni in più ai contribuenti che nelle zone colpite dalle recenti alluvioni hanno patito danni.

Prima quattro, poi sei giorni (il comunicato slitta dal 20 – data già differita rispetto al 16, ultima per effettuare i versamenti tributari - al 22 dicembre).

Il Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili affida al suo Presidente, Gerardo Longobardi, i toni della protesta:

Il comunicato stampa del MEF suscita perplessità poiché, nel giro di pochi giorni, i contribuenti che hanno beneficiato della sospensione dovranno versare cifre anche considerevoli. I commercialisti, invece, auspicavano che le modalità di regolarizzazione degli adempimenti venissero pianificate al fine di rendere possibile alle popolazioni colpite dalle recenti calamità naturali di regolarizzare gradualmente i numerosi versamenti sospesi”.

A questo punto, la richiesta dei commercialisti al Governo e ai competenti Ministeri è che venga ulteriormente prorogata la scadenza per tutti gli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi, prevedendo un provvedimento normativo “a regime” che regoli, una volta per tutte, in modo automatico ed uniforme la sospensione dei versamenti tributari e contributivi in caso di alluvioni.
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