Aggiotaggio ancora più ampio

Pubblicato il 10 maggio 2009

Il Tribunale di Milano si è pronunciato sul caso Parmalat con una sentenza comprensiva di 350 pagine di motivazioni, nella quale sono stati forniti importanti chiarimenti in materia di reato di aggiotaggio informativo, capo di imputazione del patron della Parmalat, Calisto Tanzi. I giudici milanesi, in particolare, hanno spiegato che nell’aggiotaggio informativo l’interesse tutelato prescinde dall’inganno effettivo di una vittima determinata coincidendo con la regolarità delle negoziazioni del mercato dei titoli. La condotta illecita, cioè, riguarda la diffusione di una notizia falsa e idonea ad alterare in maniera sensibile il valore del titolo senza la necessità che la notizia sia sconosciuta al mercato. Si può infatti avere aggiotaggio anche attraverso la conferma di una notizia già nota. Nel caso della Parmalat la società, tecnicamente fallita da anni, è stata tenuta artificiosamente in vita anche attraverso la conferma al mercato della veridicità dei dati patrimoniali che emergevano dai patrimoni della holding.

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