Secondo la Corte costituzionale, ordinanza n. 446 del 29 dicembre 2008, il procedimento previsto per la messa in prova non è discriminatorio rispetto alle altre misure alternative al carcere. L'effetto interruttivo dell'esecuzione della pena, continua la Consulta, appare coerente con la decisione di restituire provvisoriamente la piena libertà al soggetto che per l'autorità giudiziaria, è meritevole dell'ammissione.
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