Acconto più soft sui brevetti

Pubblicato il 22 novembre 2006

Per le società che ammortizzano brevetti e know-how nella rideterminazione dell’acconto si considera anche la norma che incrementa al 50% la relativa quota d’ammortamento. Per i lavori in corso deve recuperarsi solo la svalutazione operata nel 2005. Tra gli altri, questi i due chiarimenti contenuti nella nuova circolare interpretativa del Fisco, la numero 34 di ieri, diffusa in merito al ricalcolo degli acconti Ires e Irap richiesto dalla manovra d’estate.

Le penalizzazioni delle società di comodo vengono incluse nel ricalcolo degli acconti. Le società considerate “operative” nel 2005, che non lo sarebbero state applicando i maggiori coefficienti oggi previsti dal Dl 223/06, devono dunque quantificare il maggior reddito virtuale con le nuove regole e su di esso riconteggiare l’Ires da corrispondere entro il mese corrente. Anche in questo caso, l’Amministrazione finanziaria nulla descrive sulle modalità applicative delle disposizioni, lasciando irrisolti parecchi dubbi, relativi alla transizione dalle vecchie alle nuove norme.

 

Nessun acconto 2006 interesserebbe le holding “esterovestite” interessate dal disposto di legge sulla residenza presunta in Italia, non richiamate nella circolare agenziale. Mentre, vanno considerati eventuali dividendi provenienti da paradisi fiscali, percepiti nell’anno 2005, previo transito da società non di black-list, la cui quota imponibile passa dal 5 al 100 per cento.

 

Sui lavori in corso ultrannuali, il ricalcolo si effettua aumentando il reddito dichiarato nel 2005 dell’importo della sola svalutazione operata in tale esercizio e non anche in quelle di esercizi precedenti. E’ da ritenere che ciò significhi che la rettifica riguarda solo l’importo realmente dedotto nell’esercizio, dato dalla differenza tra il 2% stanziato a fine 2005 rispetto all’importo rilevato al termine del periodo precedente.

Le novità, poi, sull’ammortamento dei beni immateriali vanno considerate nel ricalcolo dell’acconto: tanto quella che riduce al 5,56% l’aliquota per i marchi, che farà aumentare il reddito virtuale, quanto quella che porta al 50% la quota dei brevetti (solo se registrati entro il 4 luglio 2001), delle opere d’ingegno e del know-how, che ne diminuirà l’importo. Per le autovetture, la circolare afferma che il reddito storico della quota di anticipo eventualmente stanziata sui veicoli a deduzione parziale va rettificato. Ancora, l’indeducibilità delle quote di ammortamento dei terreni e lo scorporo degli stessi dai fabbricati, riguarda anche l’acconto. Il valore dell’area corrisponde al 20 e 30% del costo complessivo; il 30% s’applica se il fabbricato è destinato alla produzione o trasformazione dei beni. Il costo complessivo (area più fabbricato) su cui applicare le percentuali è assunto al netto dei costi incrementativi capitalizzati e delle rivalutazioni effettuate.

Infine, s'ammorbidisce l'Agenzia, i contribuenti di Unico 2006 che hanno eseguito l’adeguamento delle minori entrate contabili a quelle presunte dagli studi di settore entro il 31 ottobre 2006, devono solo effettuare nuovi calcoli per determinare la seconda parte degli acconti dovuti in scadenza il 30 novembre 2006. La differenza dovuta in più come primo acconto potrà essere versata assieme al secondo acconto senza sanzioni e interessi.  

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