Una pronuncia della Commissione tributaria provinciale di Massa Carrara – la 216/2009 dell’11 giugno - mostra sensibilità verso il contribuente poiché lancia un severo monito al Fisco, responsabile di aver basato l’accertamento tributario nei riguardi di una società sui soli elementi statistici risultanti dagli studi di settore, che, validi come meri elementi indiziari, non lo sono anche come prova dell’evasione.
Sostiene così la Ctp che non si può non tenere conto dello stato di crisi del comparto nel quale l’impresa opera e dell’economia in generale. Del resto, contro gli studi – meccanismo presuntivo di determinazione del reddito – è sempre ammessa la prova contraria. Lo conferma proprio la prassi seguita finora non già solo dalla giurisprudenza ma pure dall'Amministrazione finanziaria.
Alessia Lupoi
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