La Corte di cassazione, con la sentenza n. 10964 del 14 maggio 2007, ha ritenuto legittimo l'accertamento del Fisco basato sui conti correnti bancari del contribuente anche in assenza di preventiva convocazione dell'interessato per consentirgli di giustificare le operazioni verificate, in quanto nessuna norma impone tale convocazione. Inoltre, è chiarito che gli ispettori non sono tenuti neanche a redigere il verbale, atto reputato come mera facoltà che non compromette l'esito dell'indagine della polizia tributaria. La sentenza muove dal caso di un commerciante che aveva impugnato l'accertamento fondato solo sulla movimentazione sui conti senza che egli fosse mai stato interpellato o gli fosse mai stato notificato un verbale attestante i controlli fatti presso l'istituto di credito.
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