Il Consiglio dei ministri esamina, in queste ore, uno schema di decreto che, in attuazione dell'articolo 14-vicies ter del Dl n. 115/2005, definisce i requisiti delle società di gestione dei servizi sostitutivi di mensa e le caratteristiche dei buoni pasto. Esso non contiene norme tributarie che modificano il regime Iva dei buoni pasto, quindi su questi la società di gestione addebita, come di norma, l'Imposta con aliquota del 4%, trattandosi di servizi sostitutivi di mensa aziendale. Il tributo continua a non essere detratto dall'acquirente. Tuttavia, l'utilizzo dei buoni pasto deve essere limitato alla giornata durante la quale viene effettivamente svolta l'attività lavorativa, anche se l'orario di lavoro non prevede una pausa pranzo.
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