770, richiesta di proroga a macchia d'olio
Pubblicato il 16 luglio 2014
Dai
consulenti del lavoro, dagli
intermediari finanziari e società di gestione del risparmio e da molte
associazioni di commercialisti – in ultimo si aggiunge
Unagraco - arriva la richiesta all'agenzia delle Entrate di uno
slittamento al 30 settembre della scadenza del 31 luglio 2014
del modello 770/2014, sia semplificato che ordinario.
Oltre al ritardo nella consegna dei software, da parte delle software house, ed ai chiarimenti dell'ultimo minuto da parte dell'Agenzia delle entrate, a irrigidire la situazione è intervenuto
il
versamento da parte degli intermediari, a dicembre 2013, dell'acconto sull'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato dovuto dalla clientela, ex articolo 2, comma 5 del Dl 133/2013.
Il nodo sta nel fatto che tale acconto è scomputabile solo dai versamenti della stessa imposta effettuati a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo. Permangono agli intermediari ancora le incertezze sul
l'indicazione dell'acconto nel 770.
La presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, spiega la mozione: “
Si ripete ogni anno la medesima situazione che porta gli studi dei consulenti del lavoro e degli altri professionisti a una concentrazione di scadenze che impediscono una ordinaria e razionale gestione delle attività professionali.
Situazione creata per una serie di eventi non imputabili ai professionisti e agli imprenditori: lo slittamento delle scadenze fiscali, peraltro sempre vicino ai giorni di termine, la conseguente quanto necessaria distribuzione di nuove release da parte delle software house dei programmi gestionali, la diffusione di note e chiarimenti che interferiscono su quanto già elaborato. In questa situazione creatasi non è possibile svolgere con serenità e tempestività gli adempimenti in scadenza”.