Stabilità, diffuso il testo ufficiale del Ddl
Pubblicato il 25 ottobre 2014
Il Governo ha
diffuso il testo ufficiale del Ddl stabilità 2015,
con la relazione tecnica.
Interessanti tabelle offrono una lettura dettagliata di spese e previsioni di incassi da parte dell'Erario.
La futura legge
proroga a tutto il 2015 il bonus ristrutturazione e gli ecobonus con percentuali di detrazione del 50% (il primo) e del 65% (il secondo).
Si rileva che,
a fronte delle detrazioni Irpef citate, il Governo ha previsto un aumento dal 4 all'8% del prelievo automatico della ritenuta sui bonifici incassati dalle imprese per i lavori di ristrutturazione o di riqualificazione energetica.
Il maggior dazio ricade sulle imprese che incassano i bonifici per i lavori effettuati.
Sulla clausola di salvaguardia la promessa di cercare di non arrivarci
Prevede l
'aumento delle aliquote Iva, ordinaria e ridotta:
- dal 1° gennaio 2016 l'aliquota del 10% salirebbe al 12%, quella del 22% al 24%;
- dal 2017 si passerebbe alle aliquote 13 e 25%;
- dal 1° gennaio 2018 l'incremento sarebbe solo per l'ordinaria che passerebbe al 25,5%.
Sulla sostituzione del regime dei minimi, con un forfait per le partite Iva, si registra la visione critica dell'Anc (Associazione nazionale commercialisti), affidata ad un comunicato stampa su cui si legge: “
L’aumento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva IR
PEF dall’attuale 5% al 15% è senza
dubbio eccessivo, anche in ragione del fatto che i
contribuenti che si avvalgono di
questo regime non possono godere di detrazioni e la
tassazione viene di fatto
triplicata....Molti autonomi
che oggi possono beneficiare della
tassazione agevolata, a seguito dell’abbassamento d
el livello dei ricavi da 30mila a
15mila euro, avranno preclusa questa possibilità co
n l’anno prossimo.”.
E non convincono l'Anc anche le soglie di ricavi differenziate per settore di attività e la forfetizzazione dei costi che potrebbe favorire comportamenti omissivi e reati fiscali senza centrare lo scopo della riforma.