Perizie anti-crimine allargate
Pubblicato il 18 luglio 2008
Viene presentato oggi al governo un disegno di legge volto a disciplinare, nel codice di procedura penale, gli accertamenti medici idonei ad incidere sulla libertà personale per consentire all'autorità giudiziaria la facoltà di effettuare, anche a mezzo di perizia, il prelievo coattivo di materiale biologico.
Il provvedimento definisce le modalità ed i termini degli accertamenti coattivi per individuare le tracce genetiche di una persona e confrontarle con quelle della scena del crimine. Il prelievo coattivo, secondo la normativa, dovrà essere sottoposto a due requisiti: il primo, procedurale, prevede che l'accertamento sarà disposto dal giudice qualora lo stesso risulti indispensabile; il secondo, edittale, richiede che si procedi solo per un delitto punito con l'ergastolo o un delitto non colposo cui è prevista una pena detentiva non inferiore a tre anni. L'interessato, che oltre all'imputato o indagato potrebbe essere anche la persona offesa o soggetto diverso, potrà farsi assistere da persona di fiducia, mentre dovranno passare tre giorni tra l'avviso ed il prelievo.
In ogni caso dovrà rispettarsi il limite della dignità e del pudore della persona e sono vietati gli accertamenti che mettano in pericolo la vita della stessa.
E' inoltre prevista una procedura ordinaria ed una procedura d'urgenza a cui segue una fase di convalida del provvedimento di prelievo entro le 48 ore successive.