Il vice ministro dell’Economia, Vincenzo Visco, ha firmato ieri il decreto ministeriale che dà attuazione al regime dei minimi. Manca ora il via libera della Corte dei conti. Tra le novità più importanti del decreto, i chiarimenti sul regime delle ritenute, che andranno scomputate dall’imposta sostitutiva a cui i minimi sono soggetti. Secondo Visco, questa riforma rappresenta una svolta assolutamente positiva verso un sistema sempre più semplificato, per cui è importante che, sul piano dei comportamenti, ci sia un adeguamento immediato al nuovo regime, anche grazie al ruolo decisivo di professionisti e categorie di settore. Stando ai calcoli, il regime dei minimi dovrebbe comportare un risparmio medio di 360 euro, con un vantaggio concentrato però soprattutto sui professionisti.
Per rientrare nel regime dei minimi non è richiesta comunicazione agli uffici, perché diventa il regime naturale. Per rientrare nel regime ordinario è invece necessaria l’opzione o l’attuazione di comportamenti concludenti, come per esempio l’emissione di una fattura con addebito di Iva oppure la registrazione di fatture emesse, corrispettivi, fatture di acquisto e la tenuta delle altre scritture contabili.
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