L’ispettore non esce più dall’ufficio

Pubblicato il 13 marzo 2006

Nella stessa disposizione della Finanziaria per il 2006 sono confluiti l’input al ministero del Lavoro, all’Inps ed all’Inail, fermo restando l’espletamento delle loro ordinarie mansioni di vigilanza, di intensificare l’attività ispettiva per il triennio 2006-2008, potenziando la vigilanza nella misura non inferiore al 20 per cento medio annuo rispetto al 2005 – comma 523 – e la soppressione dell’indennità di trasferta (o missione) per il personale di tutta amministrazione – commi 213, 214, 215.

L’interpretazione più logica è che l’attività ispettiva possa svolgersi solo senza spostarsi dall’ufficio, dato che le ispezioni presso le aziende comportano che l’ispettore si porti quotidianamente al di fuori della sede del suo ufficio il che, a sua volta, comporta (salvo che l’azienda sia ubicata nel Comune capoluogo ove l’ispettore ha la sede) il maturare dell’indennità di trasferta, commisurata alle giornate intere ovvero all’orario effettivamente impiegato fuori sede.

Un inconveniente, quello descritto, che avrebbe potuto essere recuperato con un provvedimento d’urgenza da inserire nel “milleproroghe”. Così non è stato.

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