A differenza degli altri sistemi normativi, il decreto legislativo n. 231 del 2001 - pubblicato in "Gazzetta Ufficiale" n. 140 del 19 giugno 2001, con titolo: “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300” – si presta a strumento gestionale-strategico. Va quindi inteso come fondamento di un sistema integrato di controlli che per la proprietà, i soci e la governance aziendale rappresenti un sistema unico di monitoraggio dell’attività d’impresa, mediante il quale gli sforzi organizzativi e gestionali vengono accorpati su un’unica piattaforma.
I reati che il decreto somma sono, oggi, più di cento, e ricomprendono categorie molto diverse, non più unicamente il reato contro la Pa: anche i delitti contro la persona, il trattamento illecito dei dati, la criminalità organizzata, la proprietà industriale. Il raggio d’azione s’estende a tutte le imprese, a prescindere dalle loro dimensioni, rivolgendosi specialmente alle Pmi, asse portante del nostro apparato produttivo, che per paradosso hanno oggi ancora più bisogno di attrezzarsi per tutelare la propria capacità di governo.
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