Giro di vite sulle compensazioni di crediti Iva

Pubblicato il 17 agosto 2009

Già con la Finanziaria 2005 si era tentato di mettere a segno un’azione di controllo sulle compensazioni indebite di crediti, attraverso l’introduzione dell’apposito atto di recupero per i crediti indebitamente utilizzati. L’azione di controllo è stata completata dal recente decreto anticrisi che sembra finalizzato a trovare una soluzione al problema, attraverso una serie di misure, gran parte delle quali entreranno in vigore dal 1° gennaio 2010. In particolare ci si attende una vera e propria stretta sull’uso troppo disinvolto dell’istituto che avverrà rispettando i seguenti vincoli:

- per importi superiori a 10.000 euro la compensazione è possibile soltanto a partire dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione;

- per compensazioni di crediti Iva superiori a 10.000 euro annui sarà necessario avvalersi esclusivamente dei servizi telematici messi a disposizione dell’agenzia delle Entrate;

- per compensazioni di crediti iva superiori a 15.000 euro annui occorre farsi rilasciare il visto di conformità;

- non è possibile definire nella misura di un quarto le sanzioni previste per l’indebita compensazione.

Roberta Moscioni

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