Fuori dal Rol gli interessi sui mutui ipotecari solo per le immobiliari di gestione

Pubblicato il 23 luglio 2009

Ancora un intervento di prassi sul trattamento degli interessi passivi innovato dalla Legge Finanziaria per l’anno 2008, con una completa riscrittura dell’articolo 96 del TUIR, che ora stabilisce deducibilità integrali e limitate, riporti a nuovo ed esclusioni oggettive e soggettive.

La circolare 37/E/2009 diffusa il 22 luglio (ieri), integra, aggiungendo novità tra i chiarimenti, la precedente 19/2009. Il nuovo articolo 96 del TUIR decreta per i soggetti Ires un regime "ordinario" di deducibilità degli interessi passivi basato su due limiti – l’ammontare degli interessi attivi e la capienza del Rol - con possibilità di riporto in avanti delle eccedenze senza confini temporali. Un’eccezione tra i soggetti Ires sono gli istituti bancari e le altre entità finanziarie, che godono di un regime "speciale" di deduzione degli interessi passivi che corrisponde al 96% del loro ammontare. Un trattamento particolare è infine riservato ai soggetti che partecipano al consolidato fiscale nazionale, nell'ambito del quale è possibile dedurre integralmente gli interessi passivi relativi a finanziamenti contratti tra soggetti dello stesso gruppo fiscale e compensare le eventuali eccedenze di interessi passivi non dedotti e di Rol non utilizzato.

Il trattamento di favore venuto con la Finanziaria 2008 è stato esteso anche alle immobiliari di gestione utilizzatrici di beni immobili condotti in leasing, per effetto dell’oramai consolidato principio di equiparazione tra l’acquisto in proprietà e l’acquisto in leasing. Il chiarimento innovativo - giunto con ritardo ma a colmare la lacuna in questo reparto della circolare 19/E/2009, che non vi aveva fatto cenno – lascia fuori dal risultato operativo lordo (Rol, appunto) gli interessi su mutui ipotecari per le sole immobiliari di gestione. L’esclusione riguarda anche i finanziamenti su immobili strumentali e, come già precisato più sopra, le acquisizioni in leasing.

Intanto, il presidente del CNDCEC, Claudio Siciliotti, ha invocato ieri la modifica della disciplina che limita la deducibilità degli interessi passivi dal reddito d’impresa delle società di capitali, in quanto “La norma produce il paradosso che le imprese che per la crisi hanno un calo del fatturato e aumentano l’indebitamento non possono dedurre il costo dell’indebitamento”. Correzione che, magari, trovi posto nel dl anti-crisi, conferendogli il carattere "davvero" anti-crisi.  

Alessia Lupoi 

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