Con il Dl competitività n. 35/05, convertito nella legge n. 80/05, il concordato preventivo, fino ad allora una procedura concorsuale minore, s'é semplificato ed ha ampliato il raggio d'azione, lasciando autonomia e libertà alle parti nell'elaborazione di un piano di sistemazione dei debiti e, nel contempo, riducendo il controllo della magistratura ad aspetti meramente di legalità. La conseguenza è un rinnovato interesse per l'istituto, che però conserva le norme tributarie precedenti.
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